Distro/News
Debian testing mi ha accompagnato per anni, sin dai tempi in cui ho lasciato Ubuntu, una distribuzione stabile che garantisce anche un discreto aggiornamento. Puntuale, trasparente, precisa, ottima base per la compilazione con migliaia di pacchetti .deb disponibili in una interfaccia potente come Synaptic. Bella perché ti da carta bianca senza preinstallare cose inutili e ti fornisce tutti i mezzi per andare avanti.
Ad un certo punto ho sentito il bisogno di cambiare, le acque sono troppo calme in Debian, al di fuori di essa scorrono troppi fiumi per stare a guardare dalla placida banchina.
Come chi mi segue già saprà ho avuto modo di conoscere Arch quasi per caso, unica distribuzione che qualche anno fa mi garantiva l’ultima release di Gnome indispensabile per far girare in modo ottimale il monitor UHD del mio Notebook.
Arch Linux mi ha subito affascinato per il suo metodo di installazione, per il gran numero di binari subito disponibili in AUR e la possibilità di una compilazione automatizzata ad esempio tramite Yaourt. Arch ha poi una grandissima comunità molto competente ed ottimi Wiki.
I pacchetti sono super aggiornati, ultimi Kernel sempre disponibili, per me che uso da anni Gnome poi è fantastico avere la versione di sviluppo utilizzando semplicemente un repository.
E’ un po un salto nel buio perché ancora non mi sento completamente al sicuro come su Debian, ma punto sulla comunità.
Questo blog quindi è adesso migrato completamente ad Arch, vedremo piano piano di affrontare tutte le difficoltà!! (Road to Gentoo ahaha).
Ringrazio Giuliano Zamboni user esperto di Arch e il suo blog in particolare per questo innovativo sistema di installazione.
Per quello che riguarda l’installazione sul mio (semi)nuovo PC i problemi ci sono stati, ho approfittato per aggiornare la guida di installazione del Dell 7548, li elenco qui sotto casomai le soluzioni fossero utili a qualcuno:
PROBLEMI RISCONTRATI:
Avvio in modalità non UEFI:
In primo luogo stupidamente nel BIOS non avevo settato la chiavina USB UEFI come first device.
E’ possibile verificare la situazione con il comando:
# ls /sys/firmware/efi/efivars
che non deve restituire un missing folder ma un elenco di file.
Soluzione:
Nel BIOS se presenti più voci relative alla chiavina USB con la .iso di Arch impostare primo device di avvio quella etichettata come UEFI.
Impossibile installare systemd-boot nella partizione/boot:
File system "/boot" is not a FAT EFI System Partition (ESP) file system
Soluzione:
Aggiungere il flag boot alla partizione GPT (nel mio caso la 1 verificare col comando print):
# parted
(parted) print
(parted) set
Partition number? 1
Flag to Invert? boot
New state? [on]/off? on
(parted) print
Mancata connessione Ethernet (DHCP) al primo avvio senza supporto USB/CD-ROM:
Attivare la rete:
#dhcpcd
Rendere persistente con:
#systemctl enable dhcpcd
Screenshots:
Valentino Francesco Mannara says
Ho come l’impressione che questa scelta è stata spronata dall’esempio del nostro Giuliano Zamboni nella crew, vero? XD
In ogni caso ottima scelta. 😉
fabrixx says
Lui è un maestro inarrivabile di Arch!! Ho aggiunto ora un link al suo Blog!
Grazie per il commento Valentino!
zambolinux says
Ma non dovevi citarmi: perdi di credibilità! AH AH
fabrixx says
Ahahah ci mancherebbe!! E’ un onore Ho ancora molto da imparare su Arch, te lo assicuro.