UPDATE: Epiphany 40.1 con tab a larghezza fissa
La notizia sul futuro cambio di numerazione dei prossimi rilasci di Gnome è trapelata già da un pezzo. Non mi sono stupito quindi quando in informazioni su Web ho trovato versione 40 alpha.
Utilizzo Firefox da una vita e certi automatismi fanno parte di me, mi sento a casa nel vedere le schede posizionate in un certo modo, la barra dei segnalibri e la URL bar al posto giusto.
Qualche volta ho provato SeaMonkey ma sono sempre tornato all’ovile. Chrome è un capitolo a parte, non lo userei a prescindere.
Ho deciso di dare una possibilità a Web dopo aver letto questo stimolante articolo sul blog di Michael Catanzaro.
Epiphany non è un progetto morto quindi, qualcosa si muove, da fan di Gnome voglio dargli fiducia e testarne le possibilità.
Pro e contro rispetto a Firefox
Al momento sto usando GNOME Web su WordPress. La definizione dei fonts è estremamente precisa, tutto è molto reattivo, in particolar modo i sotto menù della sidebar Documento/Blocco che su Firefox si incartano spesso. L’anteprima in una nuova tab si carica solo incollandovi il link.
Lo spazio di lavoro è più ampio sia per la mancanza della Bookmarks Toolbar sia per l’integrazione con GTK che difatto integra la URL bar nella barra del titolo.
Supporto a Firefox Sync finalmente efficace: segnalibri, password, cronologia e persino schede aperte possono essere importate in Epiphany in un clic. L’importazione standard supporta invece solo Chrome.
Se ne parlava già nel 2017 anche se allora c’era qualche problema di stabilità.
Gnome Web integra un buon blocco pubblicitario senza bisogno di installare addon specifici (non esiste una whitelist) ed il controllo ortografico che nel mio caso presenta problemi ed è difatto inutilizzabile.
L’interfaccia non è personalizzabile, non è possibile spostare/aggiungere barre o pulsanti. Ci sono Java Script e fogli di stile ma richiedono un certo skill.
Le linguette delle tab si adattano allo spazio disponibile, questo è per me molto fastidioso ma penso sia un fatto di abitudine come il posizionamento del tasto per aprire una nuova scheda.
Molto di effetto l’animazione a scorrimento della URL bar.
Gnome Web 40 come Safari supporta l‘Intelligent Tracking Prevention (ITP) molto importante per difendere la privacy degli utenti (vedi l’articolo linkato sopra).
Non è disponibile la barra dei segnalibri (bookmarks toolbar) ma la visualizzazione verticale tramite l’apposita icona è davvero fluida ed efficace. In generale cronologia e segnalibri di Firefox risultano comunque più completi.
Il gestore applicazioni trasforma le pagine web in applicazioni Gnome con relativa icona trascinabile sul pannello, molto interessante per accedere rapidamente a Gmail ed altri servizi.
Il gestore password ha un aspetto davvero lineare e gradevole, lo preferisco a quello di Firefox anche come semplicità di accesso.
Curiose e davvero ben fatte le 3 schermate che illustrano le scorciatoie da tastiera.
Non poteva mancare la modalità in incognito.
Manca la funzione di ricerca automatica del testo alla digitazione che usavo tantissimo e il supporto ad addons di traduzione oltre ad un accesso rapido a Gmail tramite estensione e icona sulla barra.
Tutto ha uno stile davvero sobrio ma non eccessivamente come nelle prime release, si percepisce una certa maturità del progetto.
Al momento sto continuando ad usare la versione compilata da GitLab (questione di pochi secondi con Meson e Ninja) a causa di alcune incompatibilità con quella ufficiale di Arch Linux.
Leave a Reply