Dopo aver aperto il mio Hp DV51170 per sistemare il famigerato flat ci ho preso gusto e ho deciso di equipaggiarlo di unità interna SSD (solid state drive).
La cosa è nata così, in breve tempo, dopo aver visto un video che illustrava l’operazione ed aver letto pareri entusiasti su questo upgrade. I prezzi non più proibitivi di queste unità hanno fatto il resto.
Dopo aver valutato OCZ, Intel, Samsung, e Corsair nei loro ultimi modelli e aver letto molte recensioni e pareri di utenti ho scelto il Crucial m4 visto il rapporto affidabilità/prestazioni/costi.
Sebbene sia abituato ad archiviare su dispositivi esterni il taglio da 64 mi dava poca fiducia ed ho optato per il 128Gb (il 256 ahimè è ancora fuori portata). In giro si vedono dei modelli Sata3 a prezzi simili che in teoria dovrebbero downgradarsi a sata2 garantendomi una espandibilità futura ma il Crucial mi dava più affidamento, poi valutate voi..
Il montaggio è davvero a prova di niubbio, basta rimuovere la batteria e le due viti del vano disco, staccare le altre 4 viti dalle protezioni laterali del buon vecchio Seagate Barracuda e facendo attenzione al verso piazzare l’SSD (si vedano foto nella galleria in basso).
Il Benchmark in sola lettura dal gestore dischi di Debian testing (Wheezy) si attesta su una media di 279 MB/s contro i 51.9 MB/s del Seagate Barracuda 320 Gb.
Ma è il tempo di avvio ad avermi stupito, dal Grub alla finestra di login passano solo 5-6 secondi come potete vedere in questo video:
L’installazione di Debian testing tramite netinstall daily è sta velocissima e il partizionamento manuale non ha dato problemi.
Abilitare il trim su Linux:
Se disponete di un kernel recente (almeno 2.6.33) e un file system ext4 potete abilitare il trim sulla vostra unità SSD per mantenere il disco performante nel tempo.
Attivando questa funzione verranno azzerate le parti del disco via via che verranno cancellate, la cosa non permette un ripristino con programmi di recupero dati ma guadagnerete in durata senza perdere prestazioni (come si potrebbe pensare se avessimo un disco classico).
Per abilitarlo editate il vostro /etc/fstab e modificate per ogni partizione ext4 la voce
ext4 errors=remount-ro
in
ext4 discard,errors=remount-ro
dopodiché salvate il tutto e riavviate (qui cè anche un test).
Tallone di achille del vecchio disco è la temperatura che non posso però monitorare col Crucial, lm-sensors mi da 0 gradi come 0 è la rumorosità del disco, la famigerata zona alla sinistra del pad resta sempre molto calda senza l’accoppiata dissipatrice Belkin-Tucano..
Che dire, sono molto molto soddisfatto e consiglio a tutti di farsi un SSD 🙂
Screenshots:
[nggallery id=72].
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