Hardware/Assemblaggio
Dopo oltre quattro anni di Core i7 ho passato un altra domenica di assemblaggio PC, stavolta con il pericolo gatto ho cercato di farlo nel più breve tempo possibile.
A questo giro ho scelto AMD. Inizialmente ero propenso all’ottimo Ryzen 5 5600X ma poi (si vive una volta sola) ho installato il Ryzen 7 5800X (16 Core !!).
Ho mantenuto solo case, alimentatore e scheda video (visti i prezzi assurdi delle GPU al momento).
Ho un disco Sabrent Nvme PCIe X4 da 500GB su cui andrò a reinstallare Arch Linux a breve (non oso pensare alla dimensione dei fonts sul mio 4K durante i settaggi ma ne varrà la pena).
Questa la configurazione completa 2021:
Elementi mantenuti:
Case: Corsair Carbide 100R Silent Edition,insonorizzato Nero
Alimentatore: XFX XTR P1-750B-BEFX PSU, 750W Power Supply, Nero
Scheda video: MSI Nvidia GeForce GTX 1060 3 GT OC 3 GB
Storage: Crucial CT275MX300SSD1 MX300 SSD Interno da 275 GB, SATA da 2.5″ + Crucial M4 128 GB
Upgrade:
Scheda madre: ASUS TUF GAMING B550-PLUS
Storage primario: Sabrent SSD Interno 500GB Rocket Nvme PCIe 4.0 M.2 2280
Processore: AMD Ryzen 7 5800X (8C/16T, 36MB di cache, fino a 4,7 GHz max Boost)
Dissipatore CPU: Noctua NH-U12S SE-AM4 (Pasta termo conduttiva NT-H1 inclusa)
RAM: Crucial Ballistix BL2K8G36C16U4R 3600 MHz, DDR4, 16GB (8GB x2), CL16, Rosso
La cronaca dell’assemblaggio (le minchiate v.2021):
Inizio il sabato sera, smonto il case, estraggo GPU, scheda WiFi e scheda madre che ripongo sul frigorifero e in punti strategici ad altezza cat safe.
La domenica mattina riesumo per scaramanzia dalla cronologia di YouTube il video Come Assemblare un PC in 15 minuti (che per me si trasformerà nuovamente in 15 ore) allungo il tavolo e inizio.
Pongo la ASUS TUF GAMING B550-PLUS sulla plastica:
La manualistica Asus è davvero minimal, una guida passo passo e uno scarno libriccino. La Ashrock forniva invece un corposo manualone tradotto in Italiano.
La scatola del Ryzen 7 5800X contiene solo il Ryzen 7 5800X. Inserire il processore è un gioco da ragazzi.
La Noctua NH-U12S SE è davvero una bomba, si nota subito la qualità del prodotto, a partire dal confezionamento. Mi sparo un po di tutorial sul miglior orientamento (e giù di seghe mentali). Ci sono due adattatori a seconda del verso scelto. Uso il classico che espelle tutto dietro anche per lasciare più spazio alle RAM. Qualche difficoltà a sganciare il mollone della ventola.
Rigirio di pasta
Ed ecco il famigerato momento pasta termica, prima volta per me. L’avevo sgamata 4 anni fa perché era incorporata nell’Arctic. 4/5 cm dicono le istruzioni ma mi esce un risvolto allungato a punta, preso dal panico la rigiro col dito, esce un qualcosa di vagamente sensato. Momenti di ansia all’accorpamento che sembra non tornare ma poi va tutto liscio. Nuove seghe mentali sullo stringimento viti, sarà troppo… sarà poco.
RAM e disco stortato
La RAM va (apparentemente) liscia. Il disco NVMe è custodito in un cofanetto metallico molto figo. La scheda madre ha due postazioni per il disco:la 1 e la 2 ma un solo dissipatore (una piastra metallica con sotto una banda gelatinosa).
Per poter sfruttare il PCI Express 4.0 del Sabrent a quanto ho letto occorre installare disco e dissipatore nella posizione 1. Una volta agganciato da un lato, si abbassa il chip (se è single side va appiccicato uno spessorino) e si avvita dopo aver aggiunto un bullone.
Ci sono due bustine: una con un bullone ed una con due. Naturalmente non vedo la seconda ad uso l’altra (per NVMe key). Essendo troppo piccola fa incurvare il disco. Mi sembra strano ma forse deve stare cosi penso. Inizia TG2 Motori quando ravano i forum con cose del tipo “Curved NVMe”. Mi auto convinco che vada bene cosi e addirittura monto il dissipatore. Quando mi accorgo dell’altra busta il chip aveva assunto una certa curvatura poi apparentemente risolta.
Panico distanziali
Il devastante inserimento della Scheda madre. A destra un groviglio immondo di cavi che tento di accorpare grazie alla struttura modulare del XFX, ma capisco subito che non ne avrei levato le gambe senza staccarlo. Lo smonto e faccio spazio.
Faccio qualche prova con la vecchia scheda (male male se la rompo..). Alla fine tutto si incastra ma ecco che mi rendo conto di aver saltato dei distanziali, ritolgo aggiungo e ripiazzo.
Rispetto alla Ashrock ci sono due punti di ancoraggio in più a destra ed uno in meno a sinistra che stupidamente lascio (rischiando di rigare delle piste). Ritolgo e rimetto, un incubo quando due si sovrappongono penso sia la fine, avrò distrutto tutto….
Sono costretto a smontare ancora il dissipatore del disco poichè copre la vite centrale della MB.
La sagra della riapertura
Mi ero scordato di alimentare la scheda video (ecco a che serviva quel cavo) e prima riapertura case.
Il ricablaggio va meglio del previsto a parte una inversione dei contatti pannello USB frontale (ho tolto l’adattatore), un cambio del cavo sata da 90 gradi+dritto a dritto+dritto (qui prese posizionate sui bordi) ed una minchiata con i microscopici pin dei vari reset & power led frontali (seconda riapertura case).
Un banco RAM non aveva fatto lo scatto e hardinfo rilevava 8 GB (terza riapertura case).
Miracolosamente funziona tutto ed escono luci arcobaleno dalla scheda!! (dice che è normale).
Fra un po reinstallerò ARCH Linux sul Sabrent per apprezzarne le doti.
Tutto è molto molto più reattivo.
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